giovedì 18 maggio 2017

Vangeli per le processioni Eucaristiche



Inizio dei quattro santi Vangeli
che si suole cantare in alcuni luoghi
sia nelle processioni Eucaristiche e delle rogazioni.




+ Inizio del santo Vangelo secondo Matteo.
Genealogia di Gesù Cristo figlio di Davide, figlio di Abramo. Abramo generò Isacco, Isacco generò Giacobbe, Giacobbe generò Giuda e i suoi fratelli, Giuda generò Fares e Zara da Tamar, Fares generò Esròm, Esròm generò Aram, Aram generò Aminadàb, Aminadàb generò Naassòn, Naassòn generò Salmòn, Salmòn generò Booz da Racab, Booz generò Obed da Rut, Obed generò Iesse, Iesse generò il re Davide.
Davide generò Salomone da quella che era stata la moglie di Urìa, Salomone generò Roboamo, Roboamo generò Abìa, Abìa generò Asàf, Asàf generò Giòsafat, Giòsafat generò Ioram, Ioram generò Ozia, Ozia generò Ioatam, Ioatam generò Acaz, Acaz generò Ezechia, Ezechia generò Manasse, Manasse generò Amos, Amos generò Giosia, Giosia generò Ieconia e i suoi fratelli, al tempo della deportazione in Babilonia.
Dopo la deportazione in Babilonia, Ieconia generò Salatiel, Salatiel generò Zorobabèle, Zorobabèle generò Abiùd, Abiùd generò Elìacim, Elìacim generò Azor, Azor generò Sadoc, Sadoc generò Achim, Achim generò Eliùd, Eliùd generò Eleàzar, Eleàzar generò Mattan, Mattan generò Giacobbe, Giacobbe generò Giuseppe, lo sposo di Maria, dalla quale è nato Gesù chiamato Cristo.

Per hos sermones sancti Evangelii Domini nostri Jesu Christi indulgeat nobis Dominus Deus universa delicta nostra, ac defendat, custodiat protegat omnes vineas et agros, atque fructus nostros ab omnibus infestationibus Daemonum, incantatorum maleficciis, et laesionibus tempestatum. Per eundem Christum Dominum nostrum. Amen.   
Per queste parole del santo Evangelo del Signore nostro Gesù Cristo Egli ci perdoni tutti i nostri peccati, difenda, custodisca e protegga tutte le vigne e le campagne, ed il frutto del nostro lavoro da ogni infestazione demoniaca, degli incantatori malefici, così come dalla piaga delle tempeste. Per lo stesso Cristo nosto Signore. Amen.   
  
Ad oriente: Per signum Crucis + , de inimícis nostris, líbera nos, Domine.
A meridione: A peste, + fame, et bello, libera nos Domine.
A occidente: A subitanea + et improvvisa morte, libera nos Domine.
Ad aquilone: A fulgure, + et tempestate, libera nos Domine.

Per il segno della Croce +, dai nostri nemici, liberaci, Signore.
Dalla fame, + dalla peste e dalla guerra, liberaci, Signore.
Dalla morte improvvisa + e subitanea, liberaci, Signore.
Dai fulmini + e dalle tempeste, liberaci, Signore.

Dominus dabit benignitatem:
et terra nostra dabit fructum suum.

Quando il Signore elargirà il suo bene,
                          la nostra terra darà il suo frutto.
 
V. Dómine, exáudi oratiónem meam.
R. Et clamor meus ad te véniat.

V. Dóminus vobíscum.
R. Et cum spíritu tuo.

V. O Signore, ascota la mia preghiera.
R. E il mio grido giunga a Te.

V. Il Signore sia con voi.
R. E con il tuo spirito.

Orémus. A Domo tua, quaesumus Domine, spirituales nequitiae repellantur, et aerearum discedat malignitas tempestatum. Per Christum Dominum nostrum. Amen.

Preghiamo. Ti preghiamo, Signore, di scacciare dalla tua casa gli spiriti malvagi, e l’aria sia liberata dalla dai pericoli delle tempeste. Per Cristo nostro Signore. Amen.

Oppure: Deus, refúgium nostrum et virtus: adésto piis Ecclésiæ tuæ précibus, auctor ipse pietátis, et præsta; ut, quod fidéliter pétimus, efficáciter consequámur. Per Christum Dominum nostrum. Amen.

Dio, nostro rifugiao e nostra forza, ascolta le fervide preghiere della tua Chiesa, tu che sei la sorgente stessa della pietà, e concedici di ottenre realmente ciò che domandiamo con fede. Per Cristo nostro Signore. Amen.

E si fa l’aspersione ai quattri punti cardinali:

Hágios o Theós.
Hágios Ischyrós.
Hágios Athánatos, eléison himás.

Sanctus Deus,
Sanctus fortis,
Sanctus immortalis miserere nobis.

Dio Santo, Dio Forte, Dio Immortale, abbi pietà di noi.

Nelle processioni eucaristiche dopo la prece che segue la lettura del Vangelo, (Per hos sermones…) si dice, benedicendo con l’Ostensorio:

Christus + vincit, Christus + regnat, Christus + ímperat. Christus + ab omni malo, fulgure et tempestate nos semper defendat. Amen.

Cristo vince + Cristo regna, + Cristo trionfa. + Cristo ci protegga sempre da ogni male, dai fulmini e dalle tempeste. Amen.


Dominus dabit benignitatem:
et terra nostra dabit fructum suum.

Quando il Signore elargirà il suo bene,
                          la nostra terra darà il suo frutto.


Orémus. A Domo tua, quaesumus Domine, spirituales nequitiae repellantur, et aerearum discedat malignitas tempestatum. Per Christum Dominum nostrum. Amen.

Preghiamo. Ti preghiamo, Signore, di scacciare dalla tua casa gli spiriti malvagi, e l’aria sia liberata dalla dai pericoli delle tempeste. Per Cristo nostro Signore. Amen.

Oppure: Deus, refúgium nostrum et virtus: adésto piis Ecclésiæ tuæ précibus, auctor ipse pietátis, et præsta; ut, quod fidéliter pétimus, efficáciter consequámur. Per Christum Dominum nostrum. Amen.

Dio, nostro rifugiao e nostra forza, ascolta le fervide preghiere della tua Chiesa, tu che sei la sorgente stessa della pietà, e concedici di ottenre realmente ciò che domandiamo con fede. Per Cristo nostro Signore. Amen.

Ma non si fa l’aspersione, ne si dice: Sanctus Deus, Sanctus fortis …

+ Inizio del santo Vangelo secondo Marco
Inizio del vangelo di Gesù Cristo, Figlio di Dio. Come è scritto nel profeta Isaia:
Ecco, io mando il mio messaggero davanti a te, egli ti preparerà la strada. Voce di uno che grida nel deserto: preparate la strada del Signore, raddrizzate i suoi sentieri, si presentò Giovanni a battezzare nel deserto, predicando un battesimo di conversione per il perdono dei peccati. Accorreva a lui tutta la regione della Giudea e tutti gli abitanti di Gerusalemme. E si facevano battezzare da lui nel fiume Giordano, confessando i loro peccati. Giovanni era vestito di peli di cammello, con una cintura di pelle attorno ai fianchi, si cibava di locuste e miele selvatico e predicava: «Dopo di me viene uno che è più forte di me e al quale io non son degno di chinarmi per sciogliere i legacci dei suoi sandali. Io vi ho battezzati con acqua, ma egli vi battezzerà con lo Spirito Santo».

Per hos sermones sancti Evangelii … come sopra.

+ Inizio del santo Vangelo secondo Luca.
Al tempo di Erode, re della Giudea, c'era un sacerdote chiamato Zaccaria, della classe di Abìa, e aveva in moglie una discendente di Aronne chiamata Elisabetta. Erano giusti davanti a Dio, osservavano irreprensibili tutte le leggi e le prescrizioni del Signore. Ma non avevano figli, perché Elisabetta era sterile e tutti e due erano avanti negli anni. Mentre Zaccaria officiava davanti al Signore nel turno della sua classe, secondo l'usanza del servizio sacerdotale, gli toccò in sorte di entrare nel tempio per fare l'offerta dell'incenso. Tutta l'assemblea del popolo pregava fuori nell'ora dell'incenso. Allora gli apparve un angelo del Signore, ritto alla destra dell'altare dell'incenso. Quando lo vide, Zaccaria si turbò e fu preso da timore. Ma l'angelo gli disse: «Non temere, Zaccaria, la tua preghiera è stata esaudita e tua moglie Elisabetta ti darà un figlio, che chiamerai Giovanni. Avrai gioia ed esultanza e molti si rallegreranno della sua nascita, poiché egli sarà grande davanti al Signore; non berrà vino né bevande inebrianti, sarà pieno di Spirito Santo fin dal seno di sua madre e ricondurrà molti figli d'Israele al Signore loro Dio. Gli camminerà innanzi con lo spirito e la forza di Elia, per ricondurre i cuori dei padri verso i figli e i ribelli alla saggezza dei giusti e preparare al Signore un popolo ben disposto».

Per hos sermones sancti Evangelii … come sopra.

+ Inizio del santo Vangelo secondo Giovanni.
In principio era il Verbo, il Verbo era presso Dio e il Verbo era Dio. Egli era in principio presso Dio: tutto è stato fatto per mezzo di lui, e senza di lui niente è stato fatto di tutto ciò che esiste. In lui era la vita e la vita era la luce degli uomini; la luce splende nelle tenebre, ma le tenebre non l'hanno accolta. Venne un uomo mandato da Dio e il suo nome era Giovanni. Egli venne come testimone per rendere testimonianza alla luce, perché tutti credessero per mezzo di lui. Egli non era la luce, ma doveva render testimonianza alla luce. Veniva nel mondo la luce vera, quella che illumina ogni uomo. Egli era nel mondo, e il mondo fu fatto per mezzo di lui, eppure il mondo non lo riconobbe. Venne fra la sua gente, ma i suoi non l'hanno accolto. A quanti però l'hanno accolto, ha dato potere di diventare figli di Dio: a quelli che credono nel suo nome, i quali non da sangue, né da volere di carne, né da volere di uomo, ma da Dio sono stati generati. E il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi; e noi vedemmo la sua gloria, gloria come di unigenito dal Padre, pieno di grazia e di verità.

Per hos sermones sancti Evangelii … come sopra.

VISITA A GESÙ SACRAMENTATO
Signor mio Gesù Cristo, che per l'amore che portate agli uomini ve ne state notte e giorno in questo Sacramento tutto pieno di pietà e d'amore, aspettando, chiamando ed accogliendo tutti coloro che vengono a visitarvi; io vi credo presente nel Sacramento dell'altare; vi adoro dall'abisso del mio niente, e vi ringrazio di quante grazie mi avete fatte, specialmente di avermi donato voi stesso in questo Sacramento, d'avermi data per avvocata la vostra santissima Madre Maria e d'avermi chiamato a visitarvi in questa chiesa. Io saluto oggi il vostro amantissimo cuore, ed intendo salutarlo per tre fini: prima in ringraziamento di questo gran dono. Secondo per compensarvi tutte le ingiurie che avete ricevute da tutti i vostri nemici in questo Sacramento. Terzo intendo con questa visita adorarvi in tutti i luoghi della terra, dove voi sacramentato ve ne state meno riverito e più abbandonato. Gesù mio, io v'amo con tutto il cuore. Mi pento d'avere per lo passato tante volte disgustata la vostra bontà infinita. Propongo colla grazia vostra di più non offendervi per l'avvenire; ed al presente miserabile qual sono io mi consacro tutto a voi, vi dono e rinunzio tutta la mia volontà, gli affetti, i desideri e tutte le cose mie. Da oggi avanti fate voi di me e delle mie cose tutto quello che vi piace. Solo vi cerco e voglio il vostro santo amore, la perseveranza finale e l'adempimento perfetto della vostra volontà. Vi raccomando le anime del purgatorio, specialmente le più devote del SS. Sacramento e di Maria santissima. Vi raccomando ancora tutti i poveri peccatori. Unisco infine, Salvatore mio caro, tutti gli affetti miei cogli affetti del vostro amorosissimo Cuore e così uniti gli offerisco al vostro Eterno Padre e lo prego in nome vostro che per vostro amore gli accetti e gli esaudisca.

LA PREGHIERA DELL'ANIMA AFFRANTA
A GESU' EUCARISTICO

(Testo del Servo di Dio don Dolindo Ruotolo)

Salvami, o Dio, 
perché le acque della tribolazione 
sono penetrate sino all'anima mia.
Sono immerso nel fango della mia miseria
e mi sento senz'appoggio.

I miei occhi si sono consunti dal pianto,
mentre ti aspetto, o mio Dio.

Tu conosci, o Dio, la mia stoltezza,
e i miei peccati non ti sono nascosti.
Perdonami, risanami, rinfrancami, 
non rimanga confusa l'anima mia che ti cerca, 
il mio cuore che ti brama.

Vieni Tu in mio aiuto,
non rimanga confusa l'anima mia,
non ceda ora alle lusinghe del mondo!

A Te rivolgo le mie preghiere, o Signore, 
innanzi ai tuoi Altari Eucaristici; 
qui è il mio vero aiuto, 
questo tempo che passo con Te
è per me il tempo della grazia e della misericordia.

Traimi dal fango del mondo 
perché io non vi affondi, 
liberami dalle insidie di satana che mi odia, 
non permettere che io sia sommerso 
dai flutti delle mie passioni 
e che m'inghiottisca l'abisso!

Esaudiscimi, o Signore, 
perché la tua pietà è benigna, 
guardami nella tua grande misericordia, 
non nascondermi la tua faccia, 
affrettati ad esaudirmi poiché sono nell'angustia!

Vieni all'anima mia e liberala,
salvami perché i miei nemici
si sono moltiplicati intorno a me 
e minacciano di morte l'anima mia.

Ho il cuore spezzato, sono affranto,
ho atteso invano qualcuno che mi consolasse 
e non l'ho trovato,
perché il mondo non sa darmi 
che il fiele e l'aceto, l'amarezza e l'asprezza.

Il demonio mi tenta mi attrae con i benefizi temporali, 
col miraggio delle ricche mense, 
con l'illusione della luce falsa, 
con l'ideale della forza.

Si offuschi la sua falsa luce, 
vacilli la sua effimera potenza!

Io sono misero e dolente, o Signore,
il tuo soccorso salutare mi sollevi. 
Amen.

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