lunedì 14 novembre 2016

il Papa scandaloso


Provaci ancora Lenny!





di Luca Fumagalli

Tempo di bilanci per il giovane Lenny Belardo, l’americano divenuto papa con il nome di Pio XIII. Al termine del settimo e dell’ottavo episodio di The Young Pope i nodi di una trama complessa iniziano a venire al pettine. Scompaiono i primi personaggi, feriti a morte come il canguro che viveva libero e felice nei giardini vaticani, mentre Pio XIII rivela lati inediti della propria personalità. 


I fatti si susseguono a un ritmo incalzante e tante, dunque, sono le novità: il cardinale Voiello, anima perennemente in crisi, trova il suo correlativo oggettivo nel Napoli che, in campionato, sta accumulando una sconfitta dopo l’altra; Andrew Dussolier si ubriaca a una festa dopo che per un suo rifiuto un giovane candidato al sacerdozio si è suicidato a San Pietro; Suor Mary tenta di rincuorare l’amato Lenny ingaggiando due figuranti per fingersi i genitori che lo avevano abbandonato quando era piccolo; Esther e suo marito scompaiono improvvisamente, forse atterriti dall’eccessivo affetto che il papa sta dimostrando nei confronti del loro pargolo.


Nel turbinio degli eventi, Pio XIII dismette la maschera dell’autocrate per rivelare un animo inquieto, attraversato dagli stessi dubbi e dalle stesse fragilità di ogni uomo. Una fede tormentata, perennemente alla ricerca di una conferma dell’esistenza di Dio, si accompagna, questa volta, ai primi dubbi sulla sua azione da pontefice. Le fila dei fedeli, infatti, a seguito delle sue decisioni, si stanno assottigliando sempre più. La strategia di puntare sul fascino di una fede difficile e misteriosa – resa tale dal suo persistente rifiuto di mostrarsi in pubblico – sembrano non sortire l’effetto sperato. A tutto questo si somma la nostalgia crescente per una felicità che non c’è più, quella assaporata quando era fanciullo, quando poteva godere del balsamico profumo dei capelli della madre. La stanchezza è il nuovo mantra di un uomo finora attivissimo.


Da tutte queste considerazioni nasce l’idea di un viaggio pastorale in Africa che, come prevedibile, riserva diverse sorprese. La sceneggiatura agrodolce – condita da momenti esilaranti come quando il papa, che si sta confessando da dieci minuti, si rende conto che il confessore africano non capisce una parola della sua lingua – ha come esito il trionfale discorso allo stadio, gremito per l’occasione. Lenny, che rimane nascosto, parla al microfono di pace e di misericordia, suscitando gli entusiasmi dell’uditorio.


In attesa degli ultimi due episodi che concluderanno la prima stagione di The Young Pope sono ancora molti gli interrogativi da sciogliere. Se, sulle prime, sembrava quasi che Pio XIII si stesse avviando sulla strada di un ripensamento globale della propria azione pastorale, giungendo addirittura all’ipotesi delle dimissioni, il finale dell’ottavo episodio, con la terribile preghiera di morte recitata in una piazzola dell’autostrada, rimette tutto in discussione.


Per il finale di stagione c’è quindi da aspettarsi di tutto, ma se Sorrentino rimarrà fedele alla sua poetica, confezionerà una conclusione aperta, soggetta a diverse interpretazioni, fornendo al contempo un aggancio per un’eventuale seconda stagione di cui già si vocifera.



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