giovedì 10 novembre 2016

il grande fratello è nudo

Perché l'America ha scelto Trump e il Grande Fratello mediatico è nudo? 

 

Chi ha perso ?
La dinastia dei Clinton
La dinastia dei Bush ( Bush sr ha votato Clinton, Bush jr scheda bianca)
I neocon
I promotori delle guerre in Iraq, Siria e Libia
Cioè, sin qui, il partito della guerra.
 

Poi:
Wall street
I grandi media
Ciccone e lady Gaga
Hollywood
I falsi sondaggisti ( che usano i sondaggi per indirizzare opinione pubblica)
Paesi come l Arabia Saudita e il Qatar, finanziatori della Clinton
L' Internazionale dell' aborto che muove migliaia di miliardi


. .. Chi ha vinto ?
Lo vedremo con il tempo ...
( Francesco Agnoli)

L'entusiasmo iniziale suscitato dall'evento inatteso si sta trasformando in prudente realismo. Gli allineati al potere egemone hanno accusato il colpo. Sono ancora sotto choc. Ma credo che presto torneranno ad affilare le armi. E' notevole il successo di Trump che persino nell'ambito del suo partito repubblicano non aveva un consenso unanime. Il problema è che ha vinto grazie ad un elettorato in parte esasperato dalla situazione e sorprendentemente non del tutto condizionato dai media e dal mainstream e tuttavia per governare ha bisogno del sostegno politico e il suo programma (peraltro ignorato dai media che lo hanno piuttosto caricaturizzato mentre lui ci ha messo del suo) è pro vita e pro valori cristiani [vedi] che purtroppo non hanno un vasto consenso trasversalmente. 
Il suo vice è molto impegnato sui valori e sicuramente ce la metteranno tutta. Ma realisticamente non credo avranno vita facile nel momento in cui il NOW si ricompatta e riprende le sue nefaste influenze e strategie ormai neppure del tutto occulte. Le prime avvisaglie si sono avute assistendo ai primi dibattiti: poca onestà intellettuale e molta ideologia perversa.
Ringraziamo Agostino Nobile per il testo che segue che ci offre un'analisi interessante dei prodromi.


Emotivamente concentrati su se stessi, egocentrici alla massima potenza, nella maggior parte dei casi non si rendono conto degli effetti a volte devastanti che i loro prodotti, le parole e i loro comportamenti possono creare al pubblico, soprattutto ai giovani. Sanno, però, che la trasgressione e la provocazione ripagano quasi sempre. Si, stiamo parlando di quelle star dello spettacolo, che senza bussare entrano nelle nostre case. L'unico metro adottato è quello di vendere e, possibilmente, raggiungere il top delle classifiche o dell'ascolto. Sono pronti a tutto pur di realizzare il successo, e di mantenerlo. Vivono, mangiano, camminano, dormono solo per questo fine. Le star dello spettacolo seguono devotamente il mainstream, ma sempre estremizzandolo. Come spugne gigantesche assorbono tutto ciò che permettere di consolidare il loro successo o di raggiungere il traguardo nel più breve tempo possibile. Molti di loro non si pongono problemi morali, pensano solo alla notorietà, vogliono fare soldi, essere amati e corteggiati. Sono i principali diffusori di veleno sociale. Negli Stati Uniti, come abbiamo visto, sostengono sempre la politica delle grandi banche. Un'altra categoria, la più pericolosa, e per questo motivo dovrebbe essere processata, è quella dei giornalisti che vendono montagne di menzogne al solo fine di alterare il giudizio degli elettori. 


Sono questi personaggi che hanno supportato fino all'ultimo Hillary Clinton, una donna che aveva promesso di legalizzare l'aborto fino al nono mese e di perseguire legalmente quelle diocesi che si sarebbero opposte al matrimonio gay e che continuano a leggere i passi della Bibbia che condannano la sodomia. 
Le email sottratte a lei e al suo braccio destro e campaign Chairman John Podesta, confermano altri crimini, come l'appoggio economico e militare a quell'Arabia Saudita che ha deciso, per i propri interessi, di devastare la Sira, l'Iraq e lo Yemen. 
WikiLeak ha diffuso le email trafugate a George Soros, dove risulta che la Clinton è al soldo del magnate che negli ultimi vent'anni è riuscito a destabilizzare diversi paesi, come il colpo di stato in Ucraina, con le sue ONG, tra tutte l’Open society Institute, che ha rami in 27 paesi tra Asia ed Europa. Organizzazioni talmente corrotte e politicizzate che Putin, come alcuni governi dei paesi del sudest Asia gli hanno chiuso le porte. La furia incontrollata dei migranti è guidata economicamente e politicamente (grazie all'inconsistenza dei governi europei) dal miliardario Soros, il quale ha promesso che investirà ancora altri 500 milioni di dollari per sostenere l'invasione in Europa.
La vittoria del candidato repubblicano dev'essere considerata, come afferma lo stesso Trump, la vittoria della democrazia contro il Sistema. La Clinton è stata appoggiata economicamente da quell'establishment capitalistico selvaggio che negli ultimi anni ha messo in ginocchio l'economia mondiale. Un potere che ha potuto contare sui mezzi di comunicazione statunitensi e di tutto il mondo per almeno il 99%. Difatti, quasi tutti i giornalisti si sono schierati con la loro creatura, il perfido burattino Hillary Clinton. Come abbiamo detto, l'Arabia Saudita ha donato 20milioni di dollari per la sua campagna presidenziale, la quale si è prodigata nella promozione dell'islam e dei musulmani. 

Il programma politico e socio-economico di Trump (vedi) è stato metodicamente censurato dalle TV di stato, mentre invece si sono limitate al gossip. Vergognoso.

Tutti i presidenti venuti dal business sono imprevedibili, e Trump è uno di questi. Ma dal programma e dalle sue parole sappiamo – anche se non sarà possibile realizzarlo completamente – che, al contrario della Clinton, è contro l'aborto, rispetta la religione cristiana ed è deciso a fermare i flussi migratori dei musulmani e di cacciare qualche milione di illegali che tolgono il lavoro ai cittadini autoctoni. Ricordiamo che negli Stati Uniti i senza lavoro si contano in milioni e il 33% delle famiglie non arriva a fine mese. Dalle pagine del Wall Street Journal, la direttrice dello Hudson Institute's Center for Religious Freedom, Nina Shea, accusa Washington e ad Antonio Guterres, già direttore dell'agenzia Onu per i rifugiati (Unhcr), oggi segretario generale delle Nazioni Unite, di aver penalizzato i rifugiati cristiani e yazidi nei permessi di accoglienza negli USA. I dati del dipartimento di Stato dimostrano che «dei 12.587 rifugiati siriani ammessi negli Usa lo scorso anno fiscale, appena 68 erano cristiani, e solo 24 membri della comunita' Yazidi", il resto sono tutti musulmani.
Onore al popolo americano, dunque, che non si piega, come gli europei, ai programmi autodistruttivi che impongono i poteri forti. Evidentemente non sono bastati i sondaggi falsificati dai media locali e internazionali. Alla CNN, dopo aver diffuso per settimane punteggi dove la Clinton si trovava avanti a Trump di 15 punti, in un solo giorno la distanza erano scesi a 3 punti. E questo prima che il direttore dell'FBI James Comey riaprisse il caso delle email della rappresentante democratica. Tutto fa pensare che Trump sia stato sempre in testa ai sondaggi, tanto che, per evitare il disastro, il modo di Hollywood, Robert De Niro in testa, è sceso in piazza a sostenerla. Nella East coast si sono dati da fare gli eroi del nichilismo, i ricchissimi e depressi cantanti che hanno fatto milioni grazie a quei giovani che di politica e società ne sanno quanto il mio gatto. Ovvero, le prede più succose dell'establishment, che li stimola al suicidio mentale, morale e non solo. 
I soldi per le presidenziali clintoniane sono arrivati, ovviamente, anche dalla clinica abortista Planned Parenthood, quella che vende le membra dei bambini abortiti al migliore offerente, dalla testa agli arti, nonché dalle potenti lobbies Lgbt, che stanno impestando, grazie ai nostri governi, le nostre scuole di corsi omosessualisti.
Bene, nonostante il quadro, diciamo, poco edificante, in questi giorni si sono levate le voci dal mondo cattolico, compresi i preti, che tifavano per Clinton o mettevano sullo stesso piano catastrofico i due contendenti alla Casa Bianca. Pecorelle ingenue e ignoranti che seguono ciecamente le tendenze più distruttive e disgustose della storia.
Agostino Nobile
Autore di: “Quello che i cattolici devono sapere – Almeno per evitare una fine ridicola” e “Anticristo Superstar

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