lunedì 24 ottobre 2016

Dio si serve dei piccoli

Il Vescovo Schneider: “In epoche di crisi, Dio si serve dei piccoli” 

 

 

Ancora una volta attingiamo dalle fonti estere ciò che si muove nell'orbe cattolico. Su Onepeterfive, Mons. Athanasius Schneider dagli U.S. A. - Il resoconto di Maike Hickson, 21 ottobre 2016 e, di seguito, una breve relazione del vescovo.
 

Il 20 ottobre, Sua Eccellenza il Vescovo Athanasius Schneider ha onorato ancora una volta con la sua visita i canonici regolari del New Jerusalem e il loro priorato dell’Annunciazione della Beata Vergine Maria in Charles Town, in West Virginia. Vi ha celebrato una messa bassa accompagnata da bei canti intonati da un coro. Alla celebrazione erano presenti anche famiglie numerose e il Vescovo Schneider ha dato la prima comunione a un bambino. Dopo la santa messa, Sua Eccellenza ha fatto un breve discorso parlando a braccio.

Il Vescovo Schneider: “In epoche di prova e di crisi, lo Spirito Santo utilizza … i piccoli nella Chiesa…”

Questa breve relazione è stata intima e molto ben accolta dai fedeli, alcuni dei quali desideravano presentare e hanno potuto farlo questioni molto pressanti al santo vescovo che li ha ascoltati più tardi conversando di persona con loro fuori dalla Chiesa. È sempre molto emozionante osservare l’umiltà e la grande amabilità del Vescovo Schneider – specialmente nei confronti dei piccoli –, nonché la sua profonda fede e il suo amore per i peccatori. La sua fiducia nell’aiuto della Madre di Dio è sempre viva. Egli ribadisce anche che bisogna sempre parlare in modo caritatevole e rispettoso con i membri della Chiesa cattolica con cui ci possiamo trovare in completo e giustificato disaccordo.

Inoltre, in un colloquio privato con me e mio marito dopo la santa messa, il Vescovo Schneider ha esortato i cattolici a firmare la recente Dichiarazione di fedeltà agli immutabili insegnamenti della chiesa sul matrimonio e alla sua immutabile disciplina. A tal fine, pubblichiamo qui il link all’appello, che è stato firmato non solo dallo stesso Vescovo Schneider, ma anche dal Cardinal Carlo Caffarra e dal Cardinal Raymond Burke, oltre a un numero di altri firmatari che ha raggiunto il numero di seimila persone. Dopo la pubblicazione di questa dichiarazione – che rifiuta le alterazioni all’insegnamento morale tradizionale della Chiesa cattolica sul matrimonio e sulla famiglia presenti nell’esortazione post-sinodale Amoris Laetitia – molti sacerdoti e teologi l’hanno firmata. C’è da sperare che essa possa diventare – come il precedente Appello filiale che è stato firmato da più di un milione di cattolici – un segno onesto e perseverante della fedeltà di molti cattolici in tutto il mondo.

Oltre a questo documento, il Vescovo Schneider rivolge a noi fedeli che dobbiamo far fronte alla crisi e alle confusioni attuali all’interno della Chiesa cattolica altre raccomandazioni. Nel suo breve discorso dopo la messa del 20 ottobre, ci ha raccomandato di mantenerci saldi nella fede e fiduciosi, consapevoli del fatto che la Chiesa è nelle mani di Dio, Che è più forte di qualsiasi papa o vescovo. Pertanto, secondo Schneider, Nostro Signore si servirà ancora una volta dei piccoli della Chiesa come canali di grazia e di rinnovamento. Questo prelato magnanimo e caritatevole ci esorta a continuare ad essere caritatevoli nei confronti dei nostri avversari e di mantenere il senso della comunione tra i membri del Corpo Mistico di Cristo, quando qualcuno dei suoi membri più forti può aiutare quelli più deboli.

Leggete il testo completo di questo discorso, registrato e trascritto da me con il permesso di diffonderlo pubblicamente da parte di Sua Eccellenza il Vescovo Athanasius Schneider. Ho cercato di fare il mio meglio per riportare le sue parole con la massima fedeltà ed esattezza, anche se alcune di esse non sono riuscita a decifrarle.
* * *

Vescovo Athanasius Schneider
Charles Town, West Virginia, 20 ottobre 2016

Cari fratelli e sorelle,

Sono felicissimo di vedere che sono presenti anche bambini, molti bambini, gente giovane, famiglie: ciò è davvero un segno di rinnovamento autentico della Chiesa e ci può dare veramente fiducia e speranza nel clima di confusione di cui siamo testimoni tanto all’esterno come all’interno della Chiesa. Continuiamo quindi ad aver fede e fiducia, quella fede sovrannaturale nel fatto che la Chiesa è nelle mani di Dio. La Chiesa non è nelle nostre mani. La Chiesa non è nelle mani del papa o dei vescovi. La Chiesa è nelle mani di Dio. Egli è il Capo. Egli è la testa della Chiesa. Rinnoviamo questa fede, perché la Chiesa è essenzialmente una realtà sovrannaturale, anche se ha anche il suo lato umano e visibile.

Forse, in quest’epoca di crisi, ci concentriamo troppo sulla parte umana della Chiesa, nella quale possiamo osservare le debolezze e il tradimento; ma la realtà invisibile, mistica, sovrannaturale della Chiesa è più grande e più forte. E nessuna fragilità o tradimento umani potranno distruggere la Chiesa, neanche se provengono dai membri più alti della gerarchia. Così è sempre stato in duemila anni di storia della Chiesa. Quindi, quando recitiamo nel Credo: “Credo la Chiesa, una, santa, cattolica, apostolica” dobbiamo rinnovare la nostra fede nel fatto che la Chiesa è un’opera di Dio. E ovviamente, in epoche di prova e di crisi, lo Spirito Santo usa di solito i piccoli della Chiesa, quelli che non sono in posizioni di potere – mi riferisco al potere amministrativo. È stato così sempre. Dio sceglie sempre i piccoli, quelli che appartengono alla Nostra Signora, i servi di Dio.

Nostro Signore si è fatto piccolo quando è stato bambino; Nostro Signore ha scelto come apostoli dei semplici pescatori; Nostro Signore, nella Sua preghiera, ringrazia il Padre di aver scelto i piccoli per rivelare loro i misteri del Regno. E questa è una verità che si riferisce alla realtà soprannaturale della Chiesa, perché siamo il Corpo Mistico di Cristo. Manteniamolo forte il Corpo Mistico di Cristo, nel quale siamo tutti connessi gli uni agli altri, in modo vivo, in modo veramente sovrannaturale e reale. Con questa connessione, ogni membro della Chiesa aiuta l’altro. Siamo realmente come un corpo vivente, le cui parti sono connesse, e anche la Chiesa lo è. A volte una parte del Corpo di Cristo è debole, e può essere quella composta dalle persone che si trovano al potere, dalla gerarchia; quindi lo Spirito Santo usa i piccoli tra quanti formano parte del Suo corpo per rafforzare quanti si trovano visibilmente al potere. Credo che sia ciò che lo Spirito Santo opera in tutti i tempi. E così anche voi, miei fratelli e sorelle, e i piccoli, i bambini piccoli e innocenti con le loro preghiere, coi loro sacrifici sono quelli che rinnovano la Chiesa. Queste grazie si verificano quando la santa messa viene celebrata con riverenza, con fede, con dignità, in questi luoghi in cui Nostro Signore viene veramente adorato come Dio durante la santa comunione – interiormente ed esteriormente –, in questi luoghi avviene il vero rinnovamento della Chiesa. Questo è il potere dello Spirito Santo. E persino le alte gerarchie della Chiesa non possono fermarlo. Nemmeno il papa può fermarlo, perché si tratta dell’opera dello Spirito Santo. E il papa è più debole dello Spirito Santo: è solo un debole ministro di Cristo.

Così, rinnoviamo realmente la nostra fede sovrannaturale profonda e preghiamo e facciamo sacrifici per il papa e per i vescovi affinché possano ricevere nuove forze, nuovi doni dello Spirito Santo, in particolare il dono del coraggio, della fortezza, di testimoniare la fede, difenderla, e orientare le loro vite a Cristo. Vi prego di pregare per loro, e affinché Dio mandi un numero sempre maggiore [parole incomprensibili] di pastori della Chiesa a tutti i livelli, che abbiano il coraggio degli apostoli e che diano le loro vite per questa verità e per il bene delle anime.

Così, miei cari fratelli e sorelle, ricordiamoci che quest’epoca – come tutte le epoche di crisi e di prova – è un’epoca di grazie speciali. E chiedete a Nostro Signore di rafforzare la vostra fede, la fede sovrannaturale, e di rendervi orgogliosi della fede cattolica.

Conoscete la vostra fede. Avete il Catechismo. Avete il Catechismo di Baltimora, il Catechismo tradizionale e sapete che questa è la fede. Avete Nostro Signore qui, nella santa messa e nella santa comunione; avete i santi; avete la speranza. Siate quindi grati a Dio e orgogliosi della fede cattolica.

Non vi lasciate confondere da nessuno, e dite sempre: “So in Chi credo”. Come ha affermato San Paolo? “Io so”. E per questa mia fede cattolica sono pronto a soffrire quando non è così [parole incomprensibili] … e questo è il nostro tesoro, miei cari fratelli e sorelle. La fede cattolica, Nostro Signore nell’Eucaristia, e quando abbiamo Nostro Signore nell’Eucaristia abbiamo tutto: questo è il nostro mistero, e per questo siamo le persone più ricche del mondo.
Sia lodato Nostro Signore Gesù Cristo, ora e per sempre. Amen.
[Traduzione a cura di Chiesa e post concilio]

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