venerdì 17 giugno 2016

sdoganare l' adulterio

L’adulterio è peccato mortale. Sempre.

          
 
 
PADRE PIO DIVORZIOQuando si parla di adulterio si entra in un campo minato, soprattutto in questi tempi è un peccato commesso da tante persone sposate. Preciso subito che è una delle tentazioni più utilizzate da satana per distruggere i matrimoni o comunque condurre al peccato quanti tengono famiglia.
 
Non si condanna nessuno anche perché può giudicare chi conosce bene cosa è avvenuto in un matrimonio e questo è Dio.
 
Non bisogna avere pregiudizi verso le persone divorziate, già la loro condizione è una grande sofferenza interiore, anche quando sono arrivate a questa decisione per motivi da esse ritenuti validi e irreversibili.
 
Non mi dilungo sull’argomento come ho fatto in passato, preciso che questi tempi sono altamente minacciosi per l’attacco mirato di tutti i diavoli contro la famiglia, e le coppie che non pregano e non hanno la protezione della Madonna, diventano facilmente vulnerabili. E spesso commettono molti errori.
 
Gesù oggi ci parla dell’adulterio. Consiste in una relazione sentimentale o sessuale fra due persone, delle quali almeno una già coniugata con un’altra persona, per questo diventa una violazione della fedeltà coniugale.
 
Nell’adulterio dobbiamo però distinguere tra la caduta singola e la perdurante condotta nel peccato.
Il peccato diciamo occasionale, dovuto alla perdita del controllo è sicuramente diverso dal peccato voluto e ricercato. Sono sempre peccati, ma Dio valuta molto bene l’intenzione della persona quando si accinge a commettere anche questo peccato.
 
Il discorso vale per tutti i peccati, e preciso che per compiere soggettivamente un peccato grave si richiede la presenza simultanea di tre condizioni: che vi sia materia grave, piena avvertenza della mente e deliberato consenso della volontà.
 
La materia grave del peccato si riconosce confrontando i Comandamenti e gli insegnamenti del Vangelo, ma non tutti hanno una discreta conoscenza della gravità di certi comportamenti, come l’abbandono di Dio, non partecipare alla Santa Messa nei giorni di domenica e nelle altre feste di precetto, l’odio, i giudizi temerari, la corruzione, gli atti impuri, il rifiuto di perdonare gli altri, il ricorso alla magia occulta quindi a maghi e fattucchiere.
 
La materia grave si può riconoscere con facilità, invece è quella che meno si focalizza per l’indifferenza subentrata alla Fede nella vita di molti cristiani. La mancanza di conoscenza personale che si acquisisce soprattutto con l’esame di coscienza giornaliero, lascia il cristiano nell’atteggiamento disinvolto e non fa più caso ai peccati gravi, tanto che li ripete con frequenza.
 
I peccati non solamente si sommano e accrescono la lontananza da Gesù, un altro danno è l’indurimento del cuore e l’incapacità di convertirsi.
Quanti pensano che dopo aver commesso peccati mortali è sufficiente la Confessione per ritornare alla condizione spirituale di prima, si sbagliano. Questo pensiero di per sé aggrava il peccato perché qui è evidente la piena avvertenza.
 
Ed è peccato mortale anche se quell’azione non viene più compiuta. Era stata preparata mentalmente, quindi si voleva compiere.
Molti neanche riescono a distinguere la loro intenzione o disposizione interiore nel commettere un peccato grave.
 
La piena avvertenza della mente e il deliberato consenso sono condizionati dalle situazioni dei singoli. Per questo, non si può stabilire una regola per tutte le persone, ma durante la Confessione ogni caso va valutato singolarmente.
 
Gesù ci dice che bisogna mortificare gli occhi per non cadere nell’occasione di peccare, già il desiderio di una donna o di un uomo frantuma la spiritualità e la persona perde la comunione con Dio.  Non è un fatto da minimizzare, i peccati mortali rompono la comunione di vita con il Signore.
 
Si perde la sua Grazia, la sua intimità, la sua fiducia ed amicizia.
Ci si distacca da Gesù e la nostra volontà non è più unita alla sua, e si tratta di principi importanti e decisivi della nostra vita.
 

Nessun commento:

Posta un commento