mercoledì 25 febbraio 2015

liquami di codesta cloaca

"RISPONDO PUNTO PER PUNTO". 




Nel 1911 san Pio X risponde ad una lettera del vescovo di Cremona mons. Bonomelli che gli faceva notare come, a suo modo di vedere, la "repressione" del modernismo fosse esageratamente dura. Il papa nella risposta fa questa distinzione: da una parte mette il “moderno come fonte di studi severi" che è un qualcosa di estremamente positivo e buono e dall'altra parte mette il "modernismo, che è cloaca di tutte le eresie".

Mons. Bonomelli nella sua lettera aveva scritto: "“con le vostre disposizioni così severe, farete o degli apostati o degli ipocriti”.


San Pio X rispose: "“abbiamo, purtroppo, degli apostati [i modernisti volontari e quindi colpevoli, ndr], ma non resi tali dalle leggi contro il modernismo, e li compiangiamo; avremo degli ipocriti, e peggio per loro; ma non avremo almeno nel Clero dei maestri e dei predicatori dell’errore modernista, che condurrebbero in breve tutto il mondo all’apostasia”.
“Di fronte ad un male così grave – riprende San Pio X – non sono mai troppe le precauzioni, che prevenendo mettono in guardia senza far male a nessuno ed applicando poi con indulgenza e benignità le pene dovute”.

A sottovalutare la gravità del tumore modernista furono in tanti. E così noi oggi ci ritroviamo con un cattolicesimo immerso fino al collo, e spesso anche più, nei liquami di codesta cloaca. E ciò che è peggio è che abituati ormai a respirar solo e dovunque le arie mefitiche di tale fogna molti cattolici le credono profumate, soavi e salutari.

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