mercoledì 28 gennaio 2015

pazzi di Cristo

SAN BASILIO

 

(Mosca - XVI sec.)


 

 


A Mosca furono numerosi i Pazzi in Cristo. Uno dei più amati fu san Basilio, soprannominato il "Camminatore Nudo", e di cui si può a tutt'oggi ammirare la Basilica sulla Piazza Rossa.

 

Amico dello Zar Ivan, nacque in un sobborgo di Mosca da genitori «poveri, onesti e pii». Fin dalla prima infanzia, diede segni, di una marcata predilezione per la dirittura, rifiutando di succhiare il seno sinistro della madre e accettando solo il destro.

 

Suo padre lo mise apprendista da un calzolaio dove rimase fino al giorno in cui un cliente venne a ordinare un paio di stivali che voleva particolarmente solidi. Il giovane apprendista sorrise. Uscito il cliente, il calzolaio, sorpreso, chiese il motivo di quel sorriso. «Ho sorriso perché quest’uomo che vuole gli stivali solidi non ne approfitterà affatto. Domani, a quest’ora, sarà morto». E infatti morì.

 

Lasciato il calzolaio, si mise a correre, svestito, per le strade di Mosca. Una icona lo presenta così, tutto nudo, e un Kontakion, cantato in chiesa nel giorno della sua festa, lo loda «per aver respinto le vesti periture ed essersi rivestito della tunica dell’immortalità».

Basilio aveva pietà di questo mondo di ciarlatani, mendicanti e disgraziati di ogni genere tra cui passava intere giornate al mercato e nelle strade.

 

Un giorno, in una taverna il cui padrone aveva l’abitudine di giurare e d’invocare il diavolo, vide entrare un uomo che si reggeva a stento sulle gambe e che chiedeva all’oste, allungando il denaro, di dargli del vino al più presto. L’oste, servendolo, gli lancia invettive e lo manda al diavolo per la sua premura. Ciò udendo I’ubriaco, prima di portare il recipiente alle labbra, fa devotamente il segno di croce. Basilio, vicino alla porta, scoppia in un riso felice. «Perché?» gli chiedono. E Basilio: «Quando l’oste ha nominato il diavolo, questi è entrato nel bicchiere e quando, prima di bere, I’ubriaco ha fatto il segno di croce, il Maligno si è precipitato fuori dalla coppa e dall’osteria. Perciò ho riso, felice di vedere il diavolo vinto dalla Croce di Nostro Signore».

 

Nel 1521 si teme una nuova invasione mongola. Basilio, in lacrime, prega tutta la notte davanti alla porta della basilica dedicata alla Dormizione della VergineAll’interno, si fa sentire un rumore assordante; fiamme appaiono alle finestre; l’icona della Madonna di Vladimir, veneratissima, si sposta e una voce annuncia che in compagnia dei santi si prepara a lasciare la città peccatrice. La notizia della visione si diffonde. Si aspetta con terrore l’avvicinarsi del nemico. Già i dintorni di Mosca sono in fiamme. Ed ecco che improvvisamente i Tartari fuggono: avrebbero visto sorgere davanti a loro una armata immensa pronta a difendere la città.

 

Basilio sa camminare sull’acqua. Una nave persiana è in difficoltà nel Mar Caspio. Ogni speranza sembra perduta, quando un russo cristiano esclama: «Noi abbiamo a Mosca un uomo di nome Basilio che cammina sull’acqua; i flutti gli sono sottomessi e la sua preghiera è possente davanti a Dio. Invochiamolo». Appena ha pronunciato queste parole, appare un uomo nudo che afferra il timone e conduce la nave in salvo. Trovandosi poi a Mosca per affari, gli stessi mercanti riconobbero il loro salvatore in un uomo nudo che incontrarono per strada: era Basilio.

 

Un giorno Basilio fa andare in collera lo Zar gettando via per tre volte la coppa di vino da lui offertagli. «Non t’inquietare», disse, «un grande incendio è scoppiato a Novgorod e io cerco di spegnerlo». Incuriosito, lo Zar manda emissari a verificare i fatti. Essi scoprono che, effettivamente, un grande incendio minacciava la città quando, secondo ciò che dicevano gli abitanti, si vide, e contemporaneamente in tutti i quartieri, un uomo nudo munito di annaffiatoio a spegnere le fiamme.

 

Ormai sul letto di morte, ecco che gli angeli vengono a cercare il Camminatore nudo. Mentre una gioia sovrumana si diffonde sul suo volto. Basilio lascia questa terra.



Tutta Mosca partecipa al funerale. Sulla sua tomba s'innalzò una chiesa. Tutta di diversi colori e a spirali, questa fantastica chiesa che adorna la Piazza Rossa è sempre stata chiamata, e lo è tutt’ora, chiesa di san Basilio, jurodivy, pazzo in Cristo, morto a Mosca nel 1552, all’età di ottantotto anni.

1 commento: