lunedì 22 luglio 2013

il Papa ai giovani

DISCORSO DI SUA SANTITÀ PIO PP. XII
AI GIOVANI DI AZIONE CATTOLICA *
Sala degli Svizzeri - Mercoledì, 5 novembre 1953




Nella storia della Chiesa — voi lo sapete — vi sono sempre stati periodi difficili e particolarmente torbidi. Quasi sempre si trattava di alcuni problemi che esigevano con urgenza un'adeguata soluzione. Ricordate le invasioni barbariche che minacciavano di travolgere la nascente civiltà cristiana; pensate alle lotte per la libera elezione del Romano Pontefice contro le abusive intromissioni d'imperiosi Sovrani e di potenti famiglie; richiamate alla mente il nefasto scisma d'occidente, il filosofismo, e tutta l'apostasia progressiva tendente al completo scristianamento della umana società.

In tali periodi, chi si fosse fermato alle apparenze, avrebbe creduto a reali pericoli per l'esistenza o almeno per l'opera della Chiesa in mezzo agli uomini; difatto, però, con l'aiuto del suo divino Fondatore e Capo invisibile, essa vi ha trovato e troverà sino al termine dei secoli perfino occasioni di avanzamento: una precisione accresciuta della sua dottrina, una mirabile riscossa di santità all'interno, e la estensione del suo apostolato ad altre terre, grazie alle sue missioni. A lato dei prevaricatori Dio suscita i Santi, agli eretici oppone i Dottori, la violenza degli Imperatori autocrati viene contenuta dall'ardimento dei Pontefici, mentre alla cosiddetta riforma protestante si contrappone la grandiosa opera della restaurazione cattolica.

Diletti figli! Anche oggi il mondo attraversa uno dei suoi periodi più gravi, e non è questa la prima volta che segnaliamo il fatto agli uomini attoniti davanti al contrasto fra le luci di un gigantesco progresso tecnico e le tenebre di un funesto decadimento morale, non solo per una sempre più audace immodestia di mode, di figure, di spettacoli, ma anche per la progressiva negazione delle verità fondamentali, su cui riposano il divino Decalogo e la condotta cristiana della vita. Sembra che le umane strutture rendano ogni giorno più difficile agli animi il cammino verso la conoscenza, l'amore e il servizio di Dio e verso il fine ultimo che è il possesso di Lui nella Sua gloria e la Sua felicità.

Di fronte a tanto disorientamento, a tanto odio, a tante tenebre sta, perennemente vigile, la Chiesa con la sua luce e il suo amore. E nella Chiesa — Noi lo sappiamo — schiere innumerevoli di anime elette sono pronte a qualsiasi impresa, a qualsiasi olocausto, per aiutarla a salvare ancora una volta il mondo.

Volete, carissimi giovani, essere voi — con i cinquecentocinquantamila vostri compagni sparsi in tutta Italia — le avanguardie di un giovanile esercito costruttore?
Siete pronti a mostrare il vostro amore alla Chiesa, al Papa?

V'è chi muove loro una guerra terribile con perfida strategia e subdola tattica: volete voi combattere per essa e con essa?

Muoiono gli uomini, anche quelli che sembravano immortali; crollano le umane istituzioni; si succedono, gli uni agli altri, i più impensati tramonti. E a ogni alba nuova la Chiesa assiste serena ed è baciata dal sorgere di ogni nuovo sole.
 

*Discorsi e Radiomessaggi di Sua Santità Pio XII, XV,
 Quindicesimo anno di Pontificato, 2 marzo 1953 - 1° marzo 1954, pp. 453 - 457
 Tipografia Poliglotta Vaticana

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