mercoledì 15 agosto 2012

san Rocco

16 AGOSTO
     SAN  ROCCO    

ANT.  DI INGRESSO
Venite benedetti dal Padre mio, dice il Signore: ero malato e mi avete visitato. In verità vi dico: ogni volta che avete fatto queste cose a uno solo di questi miei fratelli più piccoli lo avete fatto a me.


 
COLLETTA
O Signore custodisci i tuoi fedeli con costante pietà, affinché, liberati da ogni male per intercessione di san Rocco, ti servano, imitandolo, nella carità verso i fratelli e pellegrinando nella Chiesa verso di te, lieti meritino di entrare nella beatitudine della tua dimora. Per il nostro Signore…

Oppure dal proprio della regione Piemonte:
Custodisci, o Signore, il tuo popolo con incessante benevolenza: per l’ intercessione di san Rocco concedi a noi di godere sempre la salute del corpo e dello spirito. Per il nostro Signore…

Oppure:
O Dio che nell’ amore verso di te e verso i fratelli hai compendiato i tuoi comandamenti, fà che, a imitazione di san Rocco, dedichiamo la nostra vita a servizio del prossimo per essere goda te benedetti nel regno dei cieli. Per il nostro Signore…


Oppure dal proprio della regione Sicilia:
La fraterna intercessione di san Rocco che veneriamo nostro protettore, ci ottenga, o Padre, il tuo aiuto e ci dia la speranza di condividere con lui l’ eredità del tuo regno. Per il nostro Signore…

PRIMA LETTURA
Dal libro del profeta Isaia    58, 6 - 11
Così dice il Signore:
« Non è forse questo il digiuno che voglio: sciogliere le catene inique, togliere i legami del giogo, rimandare liberi gli oppressi e spezzare ogni giogo? Non consiste forse nel dividere il pane con l’affamato,  nell’introdurre in casa i miseri, senza tetto, nel vestire chi è nudo senza distogliere gli occhi da quelli della tua gente? Allora la tua luce sorgerà come l’aurora, la tua ferita si rimarginerà presto. Davanti a te camminerà la tua giustizia, la gloria del Signore ti seguirà. Allora lo invocherai e il Signore ti risponderà; implorerai aiuto ed egli dirà: «Eccomi!». Se toglierai di mezzo a te l’oppressione, il puntare il dito e il parlare empio, se offrirai il pane all’affamato, se sazierai chi è digiuno, allora brillerà fra le tenebre la tua luce, la tua oscurità sarà come il meriggio. Ti guiderà sempre il Signore, ti sazierà in terreni aridi,  rinvigorirà le tue ossa; sarai come un giardino irrigato e come una sorgente le cui acque non inaridiscono ». Parola di Dio.
  
SALMO RESPONSORIALE Dal Salmo 101
Rit.  Signore accolta la mia preghiera, a te giunga il mio grido.

Signore, ascolta la mia preghiera, a te giunga il mio grido.
Non nascondermi il tuo volto;
nel giorno della mia angoscia piega verso di me l’orecchio.

Quando ti invoco: presto, rispondimi.
Ha fiaccato per via la mia forza, ha abbreviato i miei giorni.
Io dico: Mio Dio, non rapirmi a metà dei miei giorni;
i tuoi anni durano per ogni generazione.

In principio tu hai fondato la terra,
i cieli sono opera delle tue mani.
Essi periranno, ma tu rimani, tutti si logorano come veste,
come un abito tu li muterai ed essi passeranno.
Ma tu resti lo stesso e i tuoi anni non hanno fine.

Questo si scriva per la generazione futura
e un popolo nuovo darà lode al Signore.
Il Signore si è affacciato dall’alto del suo santuario,
dal cielo ha guardato la terra,
per ascoltare il gèmito dei prigioniero,
per liberare i condannati a morte.

SECONDA LETTURA Dalla prima lettera di san Giovanni apostolo   4, 7-16
Carissimi, amiamoci gli uni gli altri, perché l’amore è da Dio: chiunque ama è generato da Dio e conosce Dio. Chi non ama non ha conosciuto Dio, perché Dio è amore. In questo si è manifestato l’amore di Dio per noi. Dio ha mandato il suo unigenito Figlio nel mondo, perché noi avessimo la vita per lui. In questo sta l’amore: non siamo stati noi ad amare Dio, ma è lui che ha amato noi e ha mandato il suo Figlio come vittima di espiazione per i nostri peccati.
Carissimi, se Dio ci ha amato, anche noi dobbiamo amarci gli uni gli altri. Nessuno mai ha visto Dio; se ci amiamo gli uni gli altri, Dio rimane in noi e l’amore di lui è perfetto in noi. Da questo si conosce che noi rimaniamo in lui ed egli in noi: egli ci ha fatto dono del suo Spirito. E noi stessi abbiamo veduto e attestiamo che il Padre ha mandato il suo Figlio come salvatore del mondo. Chiunque riconosce che Gesù è il Figlio di Dio, Dio dimora in lui ed egli in Dio. Noi abbiamo riconosciuto e creduto all’amore che Dio ha per noi. Dio è amore; chi sta nell’amore dimora in Dio e Dio dimora in lui. Parola di Dio.

Alleluia, alleluia. Venite benedetti del Padre mio,
ricevete il regno preparato per voi  fin dall’origine del mondo. Mt 25, 34 Alleluia.

 Dal vangelo secondo Matteo       25, 31-46
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:  « Quando il Figlio dell’uomo verrà nella sua gloria con tutti i suoi angeli, si siederà sul trono della sua gloria. E saranno riunite davanti a lui tutte le genti, ed egli separerà gli uni dagli altri, come il pastore separa le pecore dai capri, e porrà le pecore alla sua destra e i capri alla sinistra. Allora il re dirà a quelli che stanno alla sua destra: Venite, benedetti del Padre mio, ricevete in eredità il regno preparato per voi fin dalla fondazione del mondo. Perché io ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere; ero forestiero e mi avete ospitato, nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, carcerato e siete venuti a trovarmi. Allora i giusti gli risponderanno: Signore, quando mai ti abbiamo veduto affamato e ti abbiamo dato da mangiare, assetato e ti abbiamo dato da bere? Quando ti abbiamo visto forestiero e ti abbiamo ospitato, o nudo e ti abbiamo vestito? E quando ti abbiamo visto ammalato o in carcere e siamo venuti a visitarti? Rispondendo, il re dirà loro: In verità vi dico: ogni volta che avete fatto queste cose a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me. Poi dirà a quelli posti alla sua sinistra: Via, lontano da me, maledetti, nel fuoco eterno, preparato per il diavolo e per i suoi angeli. Perché ho avuto fame e non mi avete dato da mangiare; ho avuto sete e non mi avete dato da bere; ero forestiero e non mi avete ospitato, nudo e non mi avete vestito, malato e in carcere e non mi avete visitato. Anch’essi allora risponderanno: Signore, quando mai ti abbiamo visto affamato o assetato o forestiero o nudo o malato o in carcere e non ti abbiamo assistito? Ma egli risponderà: In verità vi dico: ogni volta che non avete fatto queste cose a uno di questi miei fratelli più piccoli, non l’avete fatto a me. E se ne andranno, questi al supplizio eterno, e i giusti alla vita eterna ». Parola del Signore.

ORAZIONE SULLE OFFERTE    Accetta, o Signore, i doni del tuo popolo e concedi a noi, che ricordiamo l’opera d’immensa carità del tuo Figlio di essere confermati sul-l’esempio dei tuoi santi, nell’amore per te e per il prossimo. Per Cristo nostro Signore.


PREFAZIO È veramente cosa buona e giusta,
nostro dovere e fonte di salvezza,
rendere grazie sempre e in ogni luogo a te,
Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno,
per Cristo nostro Signore.
   Nella festosa assemblea dei santi risplende la tua gloria,
e il loro trionfo celebra i doni della tua misericordia.
   Nella vita, di san Rocco ci offri un esempio,
nell'intercessione un aiuto,
nella comunione di grazia un vincolo di amore fraterno.
   Confortati dalla sua testimonianza,
affrontiamo il buon combattimento della fede,
per condividere al di là della morte la stessa corona di gloria.
   Per questo mistero, uniti agli Angeli e agli Arcangeli
e a tutti i santi del cielo,
cantiamo senza fine l'inno della tua lode: Santo, Santo, Santo, …

ANT. ALLA COMUNIONE
Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la vita per i propri amici.

DOPO LA COMUNIONE      Nutriti dai sacri misteri o Signore, ti preghiamo, dà a noi di seguire gli esempi di san Rocco che ti onorò con alacre pietà e al tuo popolo giovò con immensa carità. Per Cristo nostro Signore.

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