sabato 11 agosto 2012

La differenza tra musulmani e cristiani nella preghiera

Critiche mussulmane alla liturgia cristiana






Il video inserito è interessante.
Rappresenta un modo di vedere la liturgia cristiana (cattolica o protestante) da parte di un mussulmano. Ovviamente lo si potrebbe criticare ampiamente ma, in genere, quello che è visto corrisponde alla realtà: la superficialità delle liturgie (cattoliche e protestanti) è tale da prestarsi a questi rilievi. Farà riflettere qualcuno? Temo di no!

Sono necessarie alcune brevi osservazioni. 
Anticamente i cristiani si ricordavano almeno 7 volte al giorno di Dio nella preghiera. Poi questa pratica è rimasta ai monasteri da cui è nato il cosiddetto "breviario". Oggi non è così neppure più in quelli (tranne rare eccezioni) poiché i religiosi si ritrovano per la preghiera liturgica 3 volte al giorno (se va bene). All'inizio si raccomandava ai cristiani di ricordarsi di Dio per ogni cosa, con un ritmo anche superiore a quello del proprio respiro (è qui che nasce la cosiddetta "preghiera del cuore"). Poi la pratica si è ridotta solo alla domenica e oggi, spesso, neppure a quella.
Nei primi secoli le preghiere liturgiche (serie!) impegnavano delle ore, richiedevano un movimento del corpo (è qui che i mussulmani hanno imparato dai cristiani a muovere il corpo nella preghiera). Oggi il corpo (in Occidente) non si muove più e tutto si riduce a pochi momenti nei quali alcuni pure si annoiano!

Quello che però il mussulmano non dice (evidentemente per comodo) è che molti mussulmani sono agnostici e lontani dalla pratica della loro fede. L'immagine di perfezione che sembra voler trasmettere è lungi dall'essere vera: il malessere e il secolarismo stanno iniziando a minare (e per bene!) anche le società mussulmane ...

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