venerdì 2 settembre 2011

PRIMO SABATO DI SETTEMBRE
MARIA SS. DI VIGGIANO
PATRONA DELLA REGIONE BASILICATA
FESTA

La Statua della Madonna di Viggiano
nella Basilica Vaticana

1 Gennaio 2011


Dal Comune della B.V.Maria eccetto quanto segue

Ufficio delle letture
1 ant. La Vergine illibata apre la strada al monte santo di Dio.
2 ant. In Maria Dio ha fatto cose grandi: venite e vedete le opere del Signore.
3 ant. Il Signore ha posto in te le sorgenti della vita.

Maria meditava nel suo cuore
gli eventi meravigliosi del suo Figlio.

PRIMA LETTURA
Dal libro del profeta Isaia 43,1-7.16-21
Aprirò nel deserto una strada
Così dice il Signore thè ti ha creato, o Giacobbe, che ti ha plasmalo, o Israele: «Non temere, perché io ti ho riscattato, li ho chiamato per nome: tu mi appartieni. Se dovrai attraversare le acque, sarò con te, i fiumi non ti sommergeranno; se dovrai passare in mezzo al fuoco, non li scotterai, la fiamma non ti potrà bruciare; poiché io sono il Signore tuo Dio, il Santo di Israele, il tuo salvatore. Io do l'Egitto come prezzo per il tuo riscatto, l'Etiopia e Seba al tuo posto. Perché tu sei prezioso ai miei occhi, perché sei degno di stima e io ti amo, do uomini al tuo posto e nazioni in cambio della tua vita. Non temere, perché io sono con te; dall'oriente farò venire la tua stirpe, dall'occidente io ti radunerò. Dirò al settentrione: Restituisci, e al mezzogiorno; Non trattenere; fa' tornare i miei figli da lontano e le mie figlie dall'estremità della terra, quelli che portano il mio nome e che per la mia gloria ho creato e formato e anche compiuto».
Così dice il Signore che offrì una strada nel mare e un sentiero in mezzo ad acque possenti che fece uscire carri e cavalli, esercito ed eroi insieme; essi giacciono molti: mai più si rialzeranno; si spensero come un lucignolo, sono estinti.
Non ricordate più le cose passate, non pensate più alle cose antiche! Ecco faccio una cosa nuova: proprio ora germoglia, non ve ne accorgete? Aprirò anche nel deserto una strada, immetterò fiumi nella steppa. Mi glorificheranno le bestie selvatiche, sciacalli e struzzi, perché avrò fornito acqua al deserto, fiumi alla steppa, per dissetare il mio popolo, il mio eletto.
Il popolo che io ho plasmato per me celebrerà le mie lodi.

RESPONSORIO
Cantando il tuo Figlio, ti celebriamo come tempio vivente, o Madre di Dio, poiché abitando nel tuo seno Colui che tutto sostiene nella sua mano, ti fece santa, ti rese gloriosa. * Ave, dimora del Verbo; ave, santa più grande dei santi; ave, tesoro inesauribile di vita.
Tu sei vanto dei sacerdoti, della Chiesa incrollabile torre,
dei tuoi figli indistruttibile baluardo.
Ave, dimora del Verbo; ave, santa più grande. dei santi; ave, tesoro inesauribile di vita.

Seconda lettura
Dal trattato di san Pietro Canisio, sacerdote e dottore della Chiesa:
“Maria, Vergine incomparabile e Madre di Dio santissima”. (L 5, c. 13: ed 2°, Ingolstadii, 1583, pp 680 -681)
Maria, chiamata clemente e pia, è detta anche dolce Vergine. Era certamente assai acerbo quel cibo che Eva, crudele matrigna, aveva apprestato per i suoi figli, quantunque contro loro voglia; essa infatti, compiacendo al serpente piuttosto che a Dio, aveva trasfuso a tutti i suoi discendenti come un pestifero veleno. Perciò tanto più dolcemente e soavemente le è succeduta come madre Maria, la quale, obbedendo a Dio, ha somministrato agli uomini e alle donne un graditissimo antidoto di salvezza, il pane della vita, ricco di ogni dolcezza, per ridare al mondo la vita. Maria, infatti, prima lo nascose nel suo sacro grembo, quindi, come da una ricchissima fonte, lo diede alla luce per i figli di Dio, perché possano avere di che saziarsi e inebriarsi, colmandosi di ogni delizia spirituale. Per questo i monti stillano dolcezza e i colli fanno fluire latte, come predisse il Profeta.
Non chiameremo noi nostra dolcezza la più bella di tutte le donne, che, attesa per tanti secoli e desiderata ardentemente dagli antichi Padri, ci si presenta Madre eccellentissima e soavissima del Messia? Non è stata lei, verificando in sé quanto la Legge e i Profeti avevano adombrato, a dar la gioia al mondo, fino allora tanto triste? Essa infatti è la donna eccelsa promessa nel paradiso [terrestre], la vergine fiorita dalla radice di lesse, la porta dorata e la terra benedetta, che genera Cristo, desiderio dei popoli e gioia dell'universo, pane di vita e luce del mondo.
Se in Maria nulla appare di severo, nulla di terribile; se in lei tutto è soavità, poiché a tutti offre latte e lana; se in lei si trova la pienezza della pietà e della grazia, della mansuetudine e della misericordia, come apertamente afferma san Bernardo e come chiaramente risulta dalla frequente esperienza di tanti, perché, mi chiedo, non la onoriamo con il nome stesso di dolcezza? Perché, desiderosi di una santa gioia, sospirando non diciamo a lei con la Chiesa: « Attirami dietro a te, corriamo! Le tue labbra stillano miele, o sposa; c'è miele e latte sotto la tua lingua»? Non sono forse soavi e piene di ogni dolcezza le parole proferite da Maria, sia all'angelo a Nazaret, sia a Elisabetta nella casa di Zaccaria? Perché non l'ascoltiamo mentre ci parla non meno divinamente che dolcemente?
È dolce Maria, anzi è la stessa dolcezza, soprattutto per le sacre vergini e per le anime pure; poiché esse l'ammirano come la più grande tra loro, l'ascoltano come maestra, l'amano come madre, la seguono come Regina, la scelgono come provvida patrona presso Dio e ne sperimentano la straordinaria efficacia.

RESPONSORIO Ap 12,1; Sal 44, 10
Nel cielo apparve un segno grandioso: una donna vestita di sole, con la luna sotto i suoi piedi, *e sul capo una corona di dodici stelle, alleluia.
Sta alla tua destra la Regina, vestita di tessuto d'oro;
e sul capo una corona di dodici stelle, alleluia.

Oppure: RESPONSORIO Lc 1, 28; cfr. Gdt 13, 18
Figlia benedetta dal Signore sei tu, perché per mezzo tuo abbiamo parteciato al frutto della vita. * Sola, senza pari, sei piaciuta al Signore nostro Gesù Cristo.
Ave, Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Sola, senza pari, sei piaciuta al Signore nostro Gesù Cristo.

Per prolungare la liturgia vigiliare prima del Te Deum e dell’ Orazione

Ant. ai Cantici: Tu gloria di Gerusalemme, tu letizia di Israele, tu onore del nostro popolo.

I CANTICO AT 35 Is 61, 10 - 62.3 Così ti sposerà il tuo Creato
I CANTICO Is 62,4-7 La gloria della nuova Gerusalemme.
III CANTICO Sir. 39. 13-16a (Vg 39. 17-21) Come pianta di rose su un torrente

Beato chi ascolta la parola di Dio
E la custodisce nel cuore.

+ Dal Vangelo secondo Giovanni 19,25-27
In quell'ora, stavano presso la croce di Gesù sua madre, la sorella di sua madre, Maria di Clèofa e Maria di Màgdala.
Gesù allora, vedendo la madre e lì accanto a lei il discepolo che egli amava, disse alla madre: «Donna, ecco il tuo figlio!». Poi disse al discepolo: «Ecco la tua madre!». E da quel momento il discepolo la prese nella sua casa. Parola del Signore.

TERZA LETTURA Beato Charles de Foucauld
Cf. la rivista Jesus Caritas, n. 29, Colei che si chiama Maria, Gennaio 1996,19-20.
«Donna, ecco tuo figlio... ecco tua madre..." (Gv 19,25-27). "Ecco tuo figlio”. Queste parole sono rivolte alla santa Vergine: Nostro Signore le da tutti gli esseri umani per figli, comandandole di avere verso tutti un cuore di madre... Ella ha compiuto e continuerà, durante l'eternità, a compiere con una perfezione incomparabile quest'ordine di Dio come tutti gli altri. Siamo dunque assolutamente sicuri ch'ella ha per ogni essere umano un cuore materno, e rivolgiamoci a questa madre diletta e onnipotente in tutte le nostre necessità, con tanta fiducia quanto quella che un bambino ha per sua madre, per una madre che l'ama infinitamente di più di quanto possa fare una madre terrena, e per una madre che può ottenergli da Dio assolutamente tutto ciò che è veramente utile all'anima...
«Ecco tua madre». Queste parole sono rivolte a ogni anima. Tutti quanti dobbiamo trattare la santa Vergine come nostra madre, adempiere verso di lei i doveri che un buon figlio ha verso un'ottima madre: affetto, onore, servizio, fiducia, in una parola tutto ciò che Nostro Signore stesso tributava alla santissima Vergine. Amiamola, onoriamola, facciamole corona intrattenendoci con lei nella preghiera; serviamola collaborando nel miglior modo che ci è possibile a tutte le opere ch'ella favorisce, a tutte quelle che vengono intraprese in suo onore; abbiamo verso di lei una fiducia assoluta e invochiamola, senza esitare, con questa fiducia, in tutte le nostre necessità, in tutti i nostri desideri, in tutte le nostre azioni. In breve, facciamo per lei tutto ciò che faceva Nostro Signore quand'era in questo mondo, per quanto ci è possibile. Mostriamoci verso di lei come i più teneri dei figli, ricordandoci che questo è un punto essenziale dell'obbedienza a Gesù e dell'imitazione di gesti: dell'obbedienza, poiché egli ce lo comanda così formalmente e cosi solennemente dall'alto stesso della croce; dell'imitazione, perché egli fu sempre, verso sua madre, il modello di tutti i figli... (È evidente d'altra parte che noi, che aspiriamo a essere i fratelli di Gesù, non possiamo diventarlo se non a condizione di mostrarci e di essere veramente i figli di Maria: per essere fratelli di Gesù, è assolutamente necessario essere figli di Maria).

RESPONSORIO cfr. Gv 19,26.27
Gesù, vedendo sua madre e il discepolo che egli amava, in piedi sotto la croce,
disse a sua madre: Donna, ecco tuo figlio; e al discepolo: * Ecco tua madre.
E da quel momento il discepolo la prese nella sua casa.
Ecco tua madre.

INNO Te Deum.

ORAZIONE Dio onnipotente ed eterno, che hai donato la beata Vergine Maria al popolo lucano come Madre e Regina, e per mezzo di lei continui ad effondere come rugiada sulla nostra terra l'abbondanza della tua grazia dalle fonti del Salvatore, fa' che, sostenuti dal suo dolce patrocinio, viviamo a lode della tua gloria per godere in cielo lo splendore del tuo volto. Per il nostro Signore ….

Omelia del canonico Bernard Gabioud
Ospizio del Gran S. Bernardo, 15 agosto 1981.

Fratelli e sorelle,
abbiamo avuto il privilegio di metterci in cammino attraverso le montagne per raggiungere questo santuario di preghiera che ci è caro. Ci è stato dato quindi di vivere, così, concretamente e in sintesi la parabola della nostra vita. Un'esperienza ricca ed esistenziale.
E' l'esperienza del pellegrinaggio! Ve la offriamo come messaggio di speranza e appello urgente per ripensare tutta la vostra esistenza riferendoci a questa esperienza. Anche noi fummo condotti su questa strada da colei che il Vangelo ci ha appena presentato: "con premura si mise in cammino verso la montagna", per rispondere alla chiamata d'Amore che bruciava nel suo cuore, Maria.
Pellegrini, nomadi sempre in cammino verso un altro luogo: questa è la situazione di tutti, da quando Dio ha gettato l'uomo nell'esistenza mettendogli in cuore il desiderio originale e assoluto del ritorno libero al suo Creatore. "Ci hai fatto per te Signore, e il nostro cuore è senza pace, fino a quando non riposa in te" (s. Agostino).
Sì, la nostra vita ha veramente un senso! Ella è tutta una tensione impressa dall'Amore creatore. Saremo sempre dei nomadi su questa terra. Forse voi sapete, che i nomadi, nel deserto preferiscono viaggiare soprattutto durante la notte. E perché? Certamente poiché in pieno giorno il sole del Sahara picchia terribilmente forte, ma soprattutto perché hanno imparato a camminare al passo delle stelle. Sì, il loro itinerario è iscritto nell' immensità del cielo, che la notte è tutto fiorito di stelle. I nomadi sanno perfettamente che come le tracce segnate sulla sabbia sono fragili e ingannevoli. Allora hanno imparato a camminare con la testa rivolta verso le stelle. Fratelli, non sentite in tutto questo come una sfida lanciata al nostro mondo di consumismo, attaccato alla terra, attaccato ai beni materiali, attaccato all'opera delle nostre mani come un bambino viziato alla sua caramella che ha paura di perdere: diventando allora incapace di ricevere il dono infinitamente più prezioso di suo padre.
La nostra vita, un cammino nel deserto, durante la notte, verso un paese sconosciuto.
Che immagine, fratelli miei!
Ma dove sono le stelle che ci guidano? Oggi vi propongo di contemplarne una, meravigliosa di luce, ma talmente misteriosa! Per vederla in tutto il suo splendore bisogna accettare di entrare nella notte e anche di restarvi un poco per abituare lo sguardo a scoprire la stella. Questa stella è Maria!
Con Maria, entriamo nel Regno dell'Amore insondabile. Solo colui che ama vi può penetrare, poco a poco. Ella è stata paragonata al Roveto ardente. Sì, lo conoscete, nel libro dell'Esodo al cap. 3, Mosè e sorpreso da questo roveto in fiamme e che non si consuma. E mentre lascia la sua strada per avvicinarsi e vedere questo misterioso cespuglio, gli è chiesto di togliersi i calzari: "slacciati i tuoi sandali perché il luogo che calpesti è terra sacra..." Una terra piena della presenza di Dio! La stessa cosa dicesi di Maria: una terra sacra, che obbliga la nostra logica a fare un cammino diverso e alla quale ci possiamo avvicinare soltanto a piedi scalzi, con un rispetto infinito.
Ella è Vergine Madre; Madre senza cessare di essere Vergine; è immacolata; e oggi noi proclamiamo la sua Assunzione: ella è pienamente glorificata fino al suo corpo che non ha conosciuto la corruzione.
In Maria, - Ella ci appartiene, poiché della nostra stessa razza - si afferma il trionfo definitivo dell'umanità. In questa donna, pienamente conquistata dalla sua Parola, Dio ha manifestato la sua potenza di vita.
L' Amore che ha risuscitato Gesù agisce allo stesso modo in tutti quelli che si lasciano amare, che si abbandonano senza reticenza all'Amore: a questo Amore sempre creatore che forma, nel cuore dell'uomo, l'Uomo nuovo creato a immagine e a somiglianza del Cristo.
Questo Amore è impresso nel nostro cuore dallo spirito che ci è stato dato. E Maria è interamente opera dello Spirito: in lei tutto è trasfigurato e glorificato perché nulla in lei ha resistito all'Amore.
Allora, quello che un giorno fu detto a Giuseppe viene ripetuto a noi oggi: "Non aver paura di prendere Maria con te, perché colui che nasce da lei viene dallo Spirito".
Accoglila come un messaggio d'amore di Dio alla sua creazione, come una promessa di vita per te: tu sei destinato alla medesima gloria, se ti lasci prendere dallo Spirito di Dio, e nella misura in cui tu non opporrai resistenza all'Amore che ha vinto la morte.
Annunciandoci l'Assunzione di Maria, la Chiesa ci invita a riaffermare la nostra fede nella onnipotenza dell'Amore di Dio e a ravvivare la coscienza del nostro destino. Sì, segno di speranza per la Chiesa in cammino - come l'ha definita il Concilio -, Maria ci è veramente data come una stella che guida la nostra strada, come uria presenza piena di dolcezza e di tenerezza nella nostra notte.
Ella ci invita a rischiare la nostra vita sulla parola di Dio che ama l'uomo, che ama ciascuno di noi al punto da mettere la sua gioia, nel fare in noi la sua dimora. Maria ci invita a rispondere come lei ha fatto il giorno dell'Annunciazione: "ecco la serva del Signore, sia fatto di me secondo la tua parola".
Ella ci assicura che questa è la sola strada che ci condurrà alla pienezza della nostra esistenza, alla gloria che ci è promessa. In tutta questa avventura, che è l'avventura della vita, Maria ci propone un cammino di libertà, a immagine delle ascensioni che gli alpinisti conoscono bene. Sì, in tutta verità, risplende in Maria la libertà alla quale ogni figlio di Dio è chiamato. Ma questa libertà non significa trovarsi al centro di un ghiacciaio in piena nebbia e restare indifferenti alla direzione che si prende: si rischierebbe di morire sul posto! La libertà è una direzione scelta, una vetta che si vuole raggiungere, una vetta che ci attrae malgrado gli ostacoli della strada. Essere libero è camminare verso la vetta che ci attira e che si ama, verso la sola Vetta che merita di impegnare tutto il nostro essere perché è l'Amore; la sola Vetta che è Tutto e dalla quale si abbraccia ogni cosa in cui il nostro sguardo, il nostro essere sono pienamente appagati.
La libertà è il potere di realizzarsi pienamente salendo sempre più in alto verso la Vetta per fare nostra la sua statura e il suo sguardo e la sua solidità assoluta... essere liberi è realizzarsi aderendo all'Assoluto che ci offre la sua comunione.
"Madonna delle lunghe strade umane, degli attraversamenti del deserto, dei portatori della speranza e di chi esita nella fede", guida tutti noi - come la stella di Betlemme - a Gesù, tuo Figlio e nostro Dio.

Lodi mattutine
1 ant. Nel tuo amore, Signore, hai aperto una strada per noi.
Salmi e cantico della domenica I sett.
2 ant. Voi che camminate nella luce, lodate ed esaltate il Signore nei secoli.
3 ant. Il Signore ha coronato di vittoria la sua umile serva.

LETTURA BREVE Ap. 21, 9-11
Venne uno dei sette angeli che hanno le sette coppe piene degli ultimi sette flagelli e mi parlò: «Vieni, ti mostrerò la fidanzata, la sposa del l'Agnello». L'angelo mi trasportò in spirito su di un monte grande e alto, e mi mostrò la città santa, Gerusalemme, che scendeva dal cielo, da Dio risplendente della gloria di Dio. Il suo splendore è simile a quello di una gemma preziosissima, come pietra di diaspro cristallino.

RESPONSORIO
II tuo Spirito buono * sia la mia guida.
II tuo Spirito buono sia la mia guida.
Insegnami a compiere il tuo volere.
Sia la mia guida.
Gloria al Padre, al Figlio ed allo Spirito santo.
II tuo Spirito buono sia la mia guida.

Ant. al Ben. Salve, stella senza tramonto, che introduci nel mondo il grande sole.
Salve, o Madre santa, che hai aperto il paradiso, salve colonna di fuoco,
che ci guidi alla terra promessa.

Ant. al Ben: Sei benedetta, o Vergine Maria, poiché da te è nato Cristo, sole che illumina il mondo, per dirigere i nostri passi sulla via della pace

Oppure: Col tuo aiuto, o Maria, possiamo giungere a Cristo, e per mezzo di Cristo al Padre; tu sei guida sicura per quanti sono ancora in cammino e porto di salvezza per quanti lo hanno terminato.

Oppure: Vergine prudente, tu avanzi come un'aurora tutta lucente: tutta bella e soave sei, figlia di Sion; bella come la luna, splendente come il sole.

INVOCAZIONI Accostiamoci con fiducia alla Vergine Maria, madre del Salvatore nostro Dio, perché presenti a lui le nostre suppliche: In te confidiamo, o Madre.

Aiutaci a cooperare con il Cristo tuo Figlio al mistero della Redenzione.

Con la tua benedizione donaci sempre Gesù, il Verbo del Padre.

Aiutaci a vincere il male col bene, in noi stessi e negli altri.

Intercedi presso il tuo Figlio per tutti i peccatori.

Sii luce alle menti degli scienziati e di tutti gli nomini di cultura,
perchè sentano la propria responsabilità verso il bene comune.

Soccorri materna i sofferenti e gli oppressi.

Unisci la tua voce alla nostra, quando preghiamo e rendici veri adoratori della santissima Trinità.

Istruiscici nella costante ricerca di Dio e forma in noi un'anima contemplativa, perché cresca il nostro desiderio del Regno.

Padre nostro.

ORAZIONE Dio onnipotente ed eterno, che hai donato la beata Vergine Maria al popolo lucano come Madre e Regina, e per mezzo di lei continui ad effondere come rugiada sulla nostra terra l'abbondanza della tua grazia dalle fonti del Salvatore, fa' che, sostenuti dal suo dolce patrocinio, viviamo a lode della tua gloria per godere in cielo lo splendore del tuo volto. Per il nostro Signore ….

Vespri
1 ant. Andiamo insieme alla casa di Dio per lodare il nome del Signore.
Salmi da Comune della beata Vergine Maria.
2 ant. L'Altissimo ha costruito la sua casa, il Signore custodisce la sua città.
3 ant. Maria, santa e immacolata, sei madre di Cristo e guida della Chiesa.

LETTURA BREVE Ap.
Apparve un altro segno nel cielo: il drago si pose davanti alla donna che stava per partorire, per divorare il bambino appena nato. Essa partorì un figlio maschio, destinato a governare tutte le nazioni con scettro di ferro; e il figlio fu subito rapito verso Dio e verso il suo trono. La donna invece fuggì nel deserto ove Dio le aveva preparato un rifugio.

RESPONSORIO BREVE
Santa Madre di Dio * sempre Vergine Maria.
Santa Madre di Dio sempre Vergine Maria.
Intercedi per noi presso il Signore Dio nostro
Sempre Vergine Maria.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Santa Madre di Dio sempre Vergine Maria.

Ant. al Magn.
Vergine Madre di Dio,
sola pura, sola benedetta,
per te abbiamo conosciuto il Verbo del Padre,
con te magnifichiamo la sua misericordia.

Oppure: Celebriamo con gioia il patrocinio della Beata Vergine Maria, affinché interceda per noi, presso il Signore Gesù Cristo.

ORAZIONE Dio onnipotente ed eterno, che hai donato la beata Vergine Maria al popolo lucano come Madre e Regina, e per mezzo di lei continui ad effondere come rugiada sulla nostra terra l'abbondanza della tua grazia dalle fonti del Salvatore, fa' che, sostenuti dal suo dolce patrocinio, viviamo a lode della tua gloria per godere in cielo lo splendore del tuo volto. Per il nostro Signore

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