sabato 9 luglio 2011

10 LUGLIO
SANTI MONACI DEL MERCURION



Seconda Lettura.
Dagli opuscoli di s. Pier Damiani
P.L. 145, coll. 338-339
Colui che entra nella cella, portato da un animo generoso nell’ arena in cui si combatte la battaglia spirituale, deve concentrarsi totalmente al punto da non sentire neanche più per un momento il diletto della carne, ma deve vivere come morto a se stesso e al mondo. Si disponga a sopportare sfortune e miserie, si voti per Cristo alla morte, cinga la sua mente coi dardi delle varie virtù, si proponga quanto vi è di più aspro e più duro; così che, quando dovrà succedere, non si abbatta smarrito e snervato, ma sappia sostenere tutto con animo sereno. Come un fiume all’ origine sgorga ancora piccoletto, ma poi, prolungato il suo corso, ingrossa con l’ apporto dei rivi, che da una parte all’ altra confluiscono, Così il nostro uomo interiore nel cammino della santa conversione è ancora esile e arido, ma un po’ alla volta si irrobustisce con l’ apporto delle virtù, che confluiscono da ogni parte come i rivi. Se uno volesse insidiare la spedizione di un guerriero che va alla corte del re, dovrebbe appostarsi non lontano dalla casa donde egli esce, sorprendendolo mentre ancora non ha la copertura dei molti altri che si raduneranno con lui. Anche noi veramente cominciamo il nostro cammino di mobilitazione verso il nostro Re, mentre siamo ancora inesperti e come nuove leve emettiamo il giuramento della milizia spirituale. E siccome ancora non siamo protetti dalla sciera delle buone ispirazioni, né rinforzati della virtù della perfezione, l’antico nostro nemico pepara insidie sui nostri primi passi, concentra qui gli inganni delle sue perfidie, le arti e i lacci della sua malizia e tutti gli argomenti della sua astuzia, cercando di ostruire il rivo ancora tenue delle buone opere e di sopprimere il viandante prima che sia difeso dalla schera di quelli che vanni con lui. Ma in mezzo a questa grandine di dardi e nella tempesta di questi assalti, il soldato di Cristo non si lascia impaurire, non si lascia piegare dalla fatica. Difeso dallo scudo di una fede invitta, mentre sopporta le lotte più aspre dei nemici che lo molestano, con tanta maggior certezza ponga la sua certezza sull’ assistenza di Dio, che gli è vicino.

RESPONSORIO 1 Cor. 1, 29-31 ; 2,12
Il tempo e breve, ormai quelli che godono vivano come se non godessero; quelli che usano del mondo come se non ne usassero appieno * passa la scena di questo mondo.
Ora noi non abbiamo ricevuto lo spirito del mondo
passa la scena di questo mondo.

ORAZIONE O Dio che nell’ intimo colloquio della solitudine monastica hai guidato i santi monaci del Mercurion sulla via dell’ innocenza, per la loro fraterna intercessione, fà che viviamo con purezza di cuore in modo da meritare la visione gloriosa del tuo volto. Per il nostro…

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